Life cycle thinking & incremental rehabilitation

L’approccio Life Cycle Thinking (LCT) è uno degli obiettivi principali del programma Horizon2020 dell’Unione Europea. Attraverso tale approccio si vuole prendere in considerazione l’intero ciclo vita di un prodotto. I soci e i collaboratori di Di.Mo.Re. stanno conducendo ricerca su tale approccio applicato agli edifici. In particolare sia in fase di progettazione di un nuovo edificio sia nella ristrutturazione/riqualificazione di un edificio esistente. Tale approccio prende in considerazione le performance strutturali dell’edificio e l’impatto ambientale associato alla sua costruzione e al suo utilizzo.

L’approccio LCT è stato recentemente utilizzato per valutare l’efficacia di interventi integrati di miglioramento sismico ed efficientamento energetico di edifici scolastici danneggiati dal terremoto dell’Italia centrale dell’agosto 2016. La ricerca sull’efficacia di interventi di riabilitazione sismica di edifici con interventi condotti dall’esterno dell’edifico è un altro tema di estrema attualità. Tale tipologia di intervento consente infatti la fruibilità dell’edificio da parte degli utenti in concomitanza con la realizzazione delle opere edilizie. Numerosi articoli scientifici sono stati scritti al riguardo.

Sempre in riferimento all’impatto ambientale degli edifici, nel gennaio del 2016, è stato pubblicato un articolo scientifico (Andrea Belleri, Alessandra Marini. 2016. “Does seismic risk affect the environmental impact of existing buildings?”, Energy and Buildings, Vol. 110, pp. 149-158) riguardante l’impatto in termini di produzione di gas serra associato agli interventi di riparazione conseguenti eventi sismici. Tale ricerca è stata vincitrice di un “Green Apple Award” rilasciato a Londra dalla Green Society il giorno 8 agosto 2016.

Un altro tema strettamente associato all’approccio LCT è la riabilitazione incrementale (Incremental Rehabilitation nel mondo anglofono) in ambito sismico. Tale approccio prevede la pianificazione degli interventi di miglioramento/adeguamento sismico in fasi successive in modo che siano in coincidenza con interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria programmati. Questa modalità consente di abbattere così i costi di cantiere e il disagio arrecato nella fruibilità dell’edificio. In tale ottica si può ad esempio programmare la realizzazione di una copertura antisismica in concomitanza col rifacimento del tetto, la realizzazione di un diaframma di piano o di una sua porzione quando si cambiano i pavimenti, la costruzione di un sistema di controventamento esterno in adiacenza all’edificio quando si prevede di ritinteggiare le facciate o di realizzare un cappotto esterno.