Doppia pelle

La doppia pelle ingegnerizzata rappresenta una soluzione globale e integrata per la riqualificazione sostenibile del patrimonio edilizio esistente, in particolare per gli edifici in calcestruzzo armato (civili e industriali) del secondo dopoguerra collocati nelle periferie urbane. Si tratta di edifici di modesta qualità architettonica che, essendo stati progettati prima dell’entrata in vigore delle normative sismiche, presentano intrinseca vulnerabilità alle azioni orizzontali, oltre ad essere molto carenti dal punto di vista energetico e funzionale.

La soluzione della doppia pelle ingegnerizzata è ascrivibile alle tecniche di riqualificazione olistica, dell’edificio nel suo complesso, sostenibili ed ecocompatibili, ove si migliora in un sol colpo la resistenza della struttura, la performance energetica, l’aspetto, la funzionalità. Si tratta di realizzare un esoscheletro, un secondo involucro, attorno all’edificio esistente che viene dotato dei sistemi necessari per garantire la sicurezza strutturale, e sul quale vengono installati i dispositivi e le soluzioni tecnologiche finalizzate al miglioramento delle prestazioni energetiche, della qualità architettonica. L’intervento è applicato dall’esterno, senza bisogno di rilocare gli abitanti durante i lavori e di sospendere l’uso dell’edificio.

In funzione dei vincoli urbanistici, l’involucro può essere posto in aderenza all’edificio, realizzando così una sorta di cappotto strutturale, oppure a una certa distanza dalla facciata esistente, così da creare nuovi spazi abitativi, balconi, serre solari, zone filtro, etc; oppure può essere esteso in altezza creando un sopralzo, la cui vendita può compensare in parte il costo della riqualificazione. Replicato su interi quartieri, questo intervento favorisce il processo di rigenerazione urbana delle periferie.

Nei casi in cui la demolizione non sia obbligatoria, la soluzione può essere considerata come un'alternativa più sostenibile alla pratica della demolizione e ricostruzione poiché non richiede il trasferimento temporaneo degli abitanti, e riduce al minimo l’impiego di materie prime e la produzione di rifiuti.  La soluzione rappresenta anche l’evoluzione delle tecniche di remodelage e camouflage, finalizzate alla riqualificazione architettonica ed energetica, applicate con successo in paesi non sismici come Germania e Francia.

A differenza dei tradizionali interventi di solo efficientamento energetico, la riqualificazione anche strutturale degli edifici comporta una serie di benefici non trascurabili: permette di allungare la vita nominale utile dell'edificio, aumenta la sicurezza e resilienza strutturale, offre maggiori garanzie di protezione dell'investimento a lungo termine, riduce al minimo i costi e l'impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita dell'edificio.